Acque Veronesi guarda al futuro. La società è impegnata a programmare importanti interventi, per essere sempre un passo avanti da un punto di vista tecnologico, innovativo e digitale: ancora una volta si è fatta trovare pronta e ha elaborato dei progetti da candidare per i bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le misure previste concorrono a migliorare l’efficienza dell’infrastruttura idrica e a ridurre le perdite, ma non solo. Gli incentivi del PNRR puntano anche a rendere gli enti gestori sempre più indipendenti da un punto di vista energetico e a diminuire la quantità complessiva dei fanghi da depurazione.
In questo contesto, come abbiamo visto nel precedente articolo dedicato ai fanghi, un ruolo determinante lo ha il trattamento dei composti di natura biologica per ottenere energia. L’obiettivo? Gravare sempre meno sugli utenti finali, mantenendo calmierata la tariffa a fronte di un servizio qualitativamente elevato.
Acque Veronesi ha candidato quattro progetti per il bando PNRR che prevede l’ammodernamento e la realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento e riciclaggio per lo smaltimento di fanghi di acque reflue. La pianificazione riguarda i siti di Verona, Sommacampagna, Legnago Vangadizza e San Giovanni Lupatoto. I progetti sono accomunati dall’installazione di una sezione di essiccamento dei fanghi dopo la fase di disidratazione, per portare a un’ulteriore diminuzione della quantità d’acqua presente nei fanghi, con la conseguente riduzione dei volumi da smaltire o recuperare.
Quello dei fanghi non è l’unico ambito su cui Acque Veronesi è intervenuta per ottenere dei fondi PNRR. Un’opera strategica per il sistema acquedottistico della provincia di Verona vedrà la luce proprio grazie ai contributi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Acque Veronesi è stato il primo gestore idrico in Veneto a beneficiare del PNRR, aggiudicandosi ben 23.4 milioni di euro per il progetto di collegamento idrico tra Verona est e Belfiore. Il ministero delle Infrastrutture ha stanziato, con assegnazione diretta, il finanziamento per la nuova linea adduttrice Belfiore-Verona Est, che è stata identificata dallo stesso ministero come “Progetto Bandiera”, grazie ai 17,5 chilometri di lunghezza. Un tratto che unirà i due più grandi sistemi acquedottistici del territorio, collegando Verona con Belfiore e Lonigo.
Acque Veronesi, sempre nell’ambito del PNRR, ha sposato il binomio digitalizzazione-sostenibilità con la presentazione di una proposta progettuale che punta a dotare le reti idriche di una infrastruttura informativa e di analisi capillare. All'intero sistema verranno applicati strumenti di misurazione e software che permetteranno una gestione ottimizzata e un trasferimento dei dati più efficiente e tempestivo, allo scopo di ridurre i consumi e le perdite idriche.